BE MY CHRISTMAS PRESENT

BE MY CHRISTMAS PRESENT

  • Autore: Elizabeth Rose
  • Editore: Independenty published
  • Pubblicazione: Dicembre 2021
  • Pagine: 356
  • Prezzo: Copertina flessibile €9,90 Ebook €0,99

Voglio parlarvi di un romanzo davvero bello, emozionante e ben scritto, che tiene incollati alle sue pagine.
Questa scrittrice mi ha conquistata tanto da farmi desiderare di leggere altri suoi romanzi, per ritrovare le atmosfere e le emozioni che mi hanno avvolta in questo volato via troppo in fretta.

Qui conosciamo Reese e Patrick: uomo e donna non potrebbero essere più diversi.

Lui, avvocato quarantenne cinico e spietato, fa sesso solo per soddisfare un bisogno fisico e cambia donna ogni settimana evitando ogni sosta di vincolo familiare.

Reese ha ventiquattro anni, è emotivamente fragile ma combatte ogni giorno per rimanere a galla, districandosi fra umili lavori e precari domicili per tenersi ad ogni costo la tutela della sorellina di soli sei anni e non farle mancare nulla, dopo che il padre le ha abbandonate per fuggire con l’amante e un ricco bottino.

Una leggerezza dettata dalla disperazione la spinge nella vita di Patrick, che inizialmente la spaventa con i suoi modi bruschi, ma quando lui le propone di aiutarlo ad aggiudicarsi un facoltoso cliente in cambio della propria ospitalità, mettendo le necessità della sorellina davanti al proprio orgoglio Reese accetta.

 

“…L’unica spiegazione era che la sua vita fosse talmente delirante, che anche un patto del genere portasse stabilità. La parola magica: stabilità. La loro aveva una data di scadenza.”

 

La convivenza non è però semplice, perché i due provengono da mondi totalmente diversi come diversi sono i loro caratteri e le abitudini. È Patrick a dettare le regole, la sprona, la punzecchia, e Reese non può far altro che accettare a testa bassa.

La piccola Scarlett, con la sua spontaneità e dolcezza, conquista subito Patrick insinuandosi nel suo cuore e facendolo entrare nel proprio. È lei la responsabile del primo importante cambiamento che avviene nell’animo di Patrick.

Ma pian piano che la storia avanza, assistiamo a un graduale smussamento dei caratteri e dei punti di vista dei due protagonisti, le convinzioni di Patrick iniziano a vacillare rendendolo confuso, finché non si trova a desiderare ciò da cui è sempre fuggito e a cambiare totalmente le proprie priorità.

Anche in Reese avvengono dei cambiamenti, di certo non ha intenzione di diventare solo l’ennesima conquista del controverso avvocato e impara a tenergli testa con dignità, ma il suo essere apprensiva e introversa e le numerose difficoltà che deve affrontare la conducono al limite delle proprie sopportazioni.

 

«Mi stai dicendo che non ti spoglia con gli occhi ed è del tutto immune al tuo fascino?»

«Così pare» confermò lui

«E come ti guarda?»

Patrick fissò la sua amica negli occhi. «Come se non volesse niente da me.»

Degno di lode anche l’inserimento di tutti i personaggi secondari che ruotano attorno ai protagonisti rafforzandone la storia.

Un romanzo che conquista fin da subito, ma che entra sempre più in profondità a mano a mano che la lettura avanza, facendo desiderare di continuare a leggere velocemente per scoprire cosa accadrà e temere al tempo stesso di arrivare troppo presto alla fine, perché ci si affeziona a questi personaggi, a tutti, tanto sono realistici.

Alla dolce e fragile Reese che mostra di avere carattere, saggezza e coraggio, che non chiede niente, ma offre tutto ciò che rientra nei suoi limiti.

Alla piccola Scarlett, con la sua dolcezza disarmante, che vede in Patrick un nuovo papà.

A Patrick, impulsivo, possessivo e protettivo, un uomo nel pieno senso della parola che se all’inizio non rispecchia lo stereotipo dell’uomo perfetto, proprio grazie ai difetti che lui stesso saprà riconoscere e al mutamento che avverrà in lui ben prima che si renda conto dei propri sentimenti, riesce a conquistarti pagina dopo pagina. Lui chiede molto, ma sa ricambiare con altrettanta generosità.

 

“Forse tornare a casa e non trovarla vuota era una splendida sensazione, forse l’altra persona non invadeva, ma riempiva gli spazi: c’era una bella differenza!”

 

Un bel pensiero, perché è questo che dovrebbe fare una persona speciale: riempire gli spazi vuoti, intorno e dentro di noi.

Barbara S.

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