UNCINO di Emily McIntire

  • Autore: Emily McIntire
  • Editore: Virgibooks
  • Pagine: 336

Premessa. Questo libro non è adatto a voi se non vi piacciono:

le scene di violenza;

le relazioni malate, quelle da cui una mente sana si terrebbe ben lontana;

scene di sesso esplicito;

la dissolvenza di quella linea sottile che separa il bene dal male.

Perché qui bene e male sono ben radicati nell’animo di tutti i personaggi presenti, persino in quello della dolce Wendy, che da ragazza dolce e ingenua rimane soggiogata da un cattivo che, in apparenza, un’anima sembra non averla affatto. Il rapporto tra i due è torbido, distruttivo, si lasciano andare alla passione raggiungendo ogni volta il ciglio del baratro. Sono opposti più del giorno e la notte, eppure si scoprono a non poter fare a meno l’uno dell’altra, come se si compensassero, divenendo, quando sono insieme, entrambi un po’ “meno”: Uncino meno violento, Wendy meno innocente.

James, detto Uncino, è spietato e vendicativo. Trae piacere nell’infliggere sofferenze, eppure si placa quando è con Wendy; lei risveglia i suoi sentimenti e gli fa desiderare di averla per sé, di possederla in maniera esclusiva. Lei è buona, remissiva, perdona forse con troppa facilità, le manca il piglio battagliero, ma è questo a renderla diversa.

Una storia in cui le apparenze ingannano e le scoperte si susseguono una dopo l’altra.

Se vuoi garantirti la lealtà di qualcuno, devi assicurarti che comprendano bene perché te la meriti. E io mi sono assicurato che le persone comprendessero bene che la punta di una lama fa più male quando la persona che la impugna gode nel procurare dolore.

Ci sono qua e là riferimenti alla famosa storia di Peter Pan, ma non pensate sia un retelling, perché si tratta solo dell’utilizzo di alcuni dettagli. Ho adorato i riferimenti all’orologio e alla fobia di James, restituiscono l’idea del suo tormento interiore, lo rendono reale. Ogni personaggio è ben costruito, nessun dettaglio è trascurato o lasciato al caso.

Benché, ripeto, non c’entri assolutamente nulla con l’Uncino che noi tutti conosciamo, l’idea è originale, la lettura scorre fluida senza mai un attimo di cedimento, mi ha tenuta incollata fino all’ultima pagina. Sì, mi è piaciuto molto, ci sono il lato dark e quello romantico, la follia, il tormento, i sentimenti intensi e la perversione. Tutto ben bilanciato. 

La storia è ben congegnata e ricca di avvenimenti.

Ripeto, non è una storia per tutti, ma a chi piace immergersi di tanto in tanto in tinte forti e affronta il romanzo per quel che è, può rivelarsi una lettura interessante. Per me lo è stata di sicuro!

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