Una sposa per due fratelli di Elisa Mura

Una sposa per due fratelli di Elisa Mura

  • Titolo: Una sposa per due fratelli
  • Autrice: Elisa Mura
  • Editore: DriEditore
  • Pagine: 356

Elisa Mura ci ha donato un altro gioiellino da divorare con entusiasmo, un inno alle contraddizioni umane, all’originalità d’espressione, allo svincolamento dai legami inadatti, la ricerca della libertà e la relativa presa di coscienza…

Il mio invito, quando vi accingete a immergervi in questo romanzo fresco e originale, è di non limitarvi ad assaporare soltanto i dialoghi e le situazioni divertenti, ma di leggere tra le righe, perché lì si cela la profondità di questa storia.

Dunque, possono due persone tanto lontane nelle usanze e nei modi di ragionare, trovare un punto d’incontro e riuscire non solo ad accettarsi, ma anche ad amarsi?

Sì, se si mette da parte l’egocentrismo e la convinzione di avere sempre la ragione in tasca. Sumire e Jasper ce ne danno una dimostrazione, e benché siano solo personaggi immaginari, ciò che trasmettono è una vera e propria lezione di vita: Ascoltare, non solo con le orecchie, ma con il cuore.

Al di là dei battibecchi tra i due protagonisti, che ho amato tantissimo, è proprio il significato intrinseco quello che mi ha colpita di più. L’autrice riesce a mostrarci con ironia e una leggerezza solo apparente la sofferenza di una persona che, a causa dell’altrui mentalità ristretta, deve combattere ogni giorno solo per poter essere se stessa. 

Benché l’abbia avvicinata solo per una scommessa, Jasper è andato oltre i modi stravaganti di Sumire ed è rimasto travolto dalla sua personalità: con dolce insistenza è riuscito a penetrare la corazza che lei si era eretta per proteggersi dalle cattiverie del mondo.

Ma prima di arrivare a questo ci godiamo tante scenette esilaranti, ve lo posso assicurare!

“Adoro sfilare i bottoni dalle asole, è come se lo svincolassi da tutte le inibizioni.”

 

Perché Sumire è pungente, a volte può apparire anche antipatica, ma è determinata a perseguire i propri sogni e per niente e nessuno vi rinuncerebbe. Può diventare estremamente aggressiva se stuzzicata, ma Jasper dimostra di saper reggere il colpo!  

D’altro canto, tanto disinvolto e sicuro di sé, grazie a lei Jasper si trova costretto ad affrontare le proprie debolezze, i sogni accantonati per compiacere la famiglia, i sensi di colpa. Il bello nel loro rapporto è che nessuno dei due chiede all’altro di cambiare, ma al contrario, lo incita ad essere sempre e solo se stesso.

 

 

“Sei nata per seguire la tua strada e devi proteggerla da chiunque ti imponga il contrario, anche da me se necessario.”

 

Ma vogliamo parlare dei personaggi secondari? La famiglia degli eccentrici individui nati dalla fervida immaginazione di Elisa va a ingrandirsi, mi è sembrato di tornare nel pazzo condominio di Alice! Bizzarri ma assolutamente credibili, responsabili di situazioni assurde che danno un tocco in più. Savannah e Ryan sono spassosi, ma non scherzano nemmeno gli altri, ci sarebbe tanto da dire su ciascuno di loro. Ogni comparsa è caratterizzata alla perfezione, le gestualità ben evocate. La scrittura impeccabile, scorre che è una meraviglia.

Per me  il manga, il cosplay e le usanze giapponesi sono una realtà sconosciuta, ma grazie a questo romanzo ne ho avuto un assaggio davvero intrigante, le descrizioni accurate mi hanno permesso di immergermi senza difficoltà in un mondo nuovo e di apprezzarlo, e sempre attraverso il tocco di Elisa ho viaggiato in una New York progressista e ricca di fascino: mentre leggevo la vedevo lì, davanti ai miei occhi.

“Noi giapponesi siamo una continua contraddizione. Strani e imprevedibili, autorevoli e mattacchioni. Succubi delle tradizioni ma sedotti dalla tecnologia. Antico e moderno ci contendono, sono dettagli che ci rappresentano alla perfezione.”

 

Per molte persone essere accettati è una lotta continua, fonte di sofferenze, c’è chi ha coraggio per rimanere fedeli alle proprie aspirazioni e chi invece le soffoca per compiacere gli altri. Sumire e Jasper ci mostrano la via per essere felici. Si tratta di uno di quei romanzi che ti lascia un buon sapore, e anche dopo averlo terminato continua a ronzarti in testa.

“Perché quest’uomo, così perfetto in apparenza, è la metà perfetta della mia mela. Mi sfida, mi provoca, mi tiene testa. Mi capisce, anche se siamo lontani anni luce.”

 

C’è un’altra frase che amo, ma che non posso riportare perché è quella di chiusura: lì sta racchiuso il significato di questo libro. Vi suggerisco di arrivarci, perché quello che la precede merita davvero di essere letto!

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