Tatuaggio

Tatuaggio

  • Titolo: Tatuaggio
  • Autore: Cristina Rotoloni
  • Editore: Independent Published
  • Pagine: 266

Ho letto la trama di questo libro in un post condiviso dall’autrice, e ne sono rimasta subito intrigata. Dovevo leggerlo.

Tatuaggio, di Cristina Rotoloni.

Si tratta del suo primo romanzo, e la lettura si è rivelata fin da subito all’altezza delle aspettative, ricca di fascino e mistero. Mi ha trascinata nella mente dei protagonisti inducendomi a mettermi nei loro panni.

Il romanzo si svolge quasi tutto – eccezion fatta per alcuni tratti incentrati sul protagonista maschile – in una casa sperduta in mezzo al bosco. Un rifugio per Maliba, un segreto che lo zio ha deciso di condividere con lei soltanto. Finché quel rifugio non diventa la sua prigione.

Viene rapita da un uomo le cui intenzioni appaiono da subito contraddittorie: un attimo la rassicura, promettendole che non le farà del male se obbedisce alle sue regole, l’attimo dopo le lascia intuire che quel rapimento terminerà con la sua morte.

Dieci giorni. Un pastore tedesco dal quale non ha scampo. Un passato che torna a tormentarla. Una vendetta. Una stretta convivenza con un uomo incappucciato che la spaventa e la eccita al tempo stesso, tanto da farle domandare se non soffra della sindrome di Stoccolma. Tutti ottimi ingredienti per un romanzo dal ritmo incalzante.

 

𝐋𝐮𝐢 𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐞 𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐫𝐞𝐭𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐨, 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚. 𝐕𝐢 𝐞𝐫𝐚 𝐫𝐢𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐝𝐢𝐚𝐯𝐚 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢.

 

L’autrice riesce a mostrarci in modo chiaro l’anima dei protagonisti, con i loro tormenti e i desideri, la ricerca di vendetta da parte di lui e di libertà da parte di lei; due realtà diverse ma mai in contraddizione con i sentimenti più profondi che li spingono, inesorabilmente, l’uno verso l’altra.
Una storia con le sfumature del giallo e del rosa, per niente scontata, che conquista per la sua scorrevolezza e la precisione dei dettagli, per l’abilità nel mostrare gli stati d’animo e la capacità d’incuriosire. Con un finale all’altezza.
Voi l’avete letto?

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